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Con tutto l’amore che ho
Titolo originale: Con tutto l’amore che ho


Con tutto l’amore che ho è un film di genere drammatico del 2016, diretto da Angelo Antonucci, con Cristèl Carrisi e Biagio D’Anelli. Uscita al cinema il 12 maggio 2016. Durata 90 minuti. Distribuito da Sly Production.


DATA USCITA: 12 maggio 2016
GENERE: Drammatico
ANNO: 2016
REGIA: Angelo Antonucci
ATTORI: Cristèl Carrisi, Biagio D’Anelli, Barbara De Rossi, Sandra Milo, Patrizio Rispo, Fabio Ferrante
PAESE: Italia
DURATA: 90 Min
PRODUZIONE:  SLY Production



TRAMA CON TUTTO L’AMORE CHE HO:

Roma. Giorni nostri. Lisa è una giovane studentessa con la passione per il teatro. Infatti frequenta un’accademia che sta mettendo in scena L’Otello di Shakespeare, considerato il primo stalker della letteratura per la nota vicenda di gelosia e morte con Desdemona. Lisa è innamorata di Marco, ragazzo violento e irascibile, che, dopo che lei lo lascia, farà emergere il peggio del suo carattere rendendo la vita della sua ex fidanzata, invivibile. La ragazza, tra l’altro, vive da sola con la mamma, che ha continue crisi depressive che la portano ad abusare dell’alcool e quindi non potrà essere di molto aiuto alla figlia, anzi sarà quest’ultima a dover aiutare lei. A Lisa non resta altro che rivolgersi alla nonna, una simpatica anziana che suona il pianoforte con un gruppo di musicisti classici. Intanto Lisa cerca di rendere la sua vita normale, nonostante la presenza ossessiva di Marco, innamorandosi di Dario, un ragazzo della compagnia teatrale. Questo episodio rende ancora di più violento, il suo ex, Marco che continua a minacciarla. Lisa aiutata dalla sua migliore amica Maricla, cerca aiuto in un consultorio e perfino dalla polizia, dopo l’ultima aggressione di Marco, durante una festa. Ma Lisa ha amato Marco e nonostante tutto non riesce a denunciarlo per non rovinargli la vita. Ma questo gesto di generosità non viene capito da Marco, annebbiato dalla gelosia e dalla voglia di vendetta.. Per questo gesto d’amore Lisa metterà a repentaglio la sua stessa vita…
Trailer :   https://youtu.be/21Y1QtJPk1Q


Titolo originale: La Condanna dell’Essere
Altri titoli: Agony of a Human Being

Regia: Adriano Morelli

Anno di produzione: 2017
Durata: 9′ 54”
Tipologia: cortometraggio
Genere: drammatico
Paese: Italia
Produzione: Sly Production
Interpreti:
Maurizio Casagrande
Massimiliano Rossi
Elena Margaret Starace
Tiziana De Giacomo 
Musiche:  I Nantiscia 
Sinossi: Un uomo, traditore seriale, è pervaso da un forte senso di colpa per aver sempre tradito sua moglie, perfino in punto di morte. Cercherà conforto nella religione
https://youtu.be/zNy-Qixjyi4
Michele (Paolo Caiazzo) un professore in attesa di passare di ruolo, è stato scaricato sull’altare dalla compagna. Cadute le speranze di ottenere una cattedra, per il ritorno a scuola del collega malato Lamberti, e persa la voglia di ricominciare a credere nel matrimonio, quasi come beffa del destino, riceve la proposta dalla sorella(Adele Pandolfi) di aiutarla a gestire la sua agenzia di wedding planner. Un po’ scettico, ma senz’altra prospettiva, accetta. Si ritrova così catapultato, in piena svogliatezza, nel “surreale” mondo dei matrimoni napoletani, a dover accontentare le bizzarre richieste gastronomiche e ad assecondare le velleità registiche di Genny, il fotografo gay, col pallino di immortalare spose in carne come sirenette di Copenaghen. Alle sue snervanti giornate si aggiunge l’insistenza dell’amico Riccardo (Francesco Procopio) a volergli propinare tappeti persiani e le beghe tra la madre vedova (Sandra Milo) e la vicina di casa ,Mariapia , per accaparrarsi un affascinante professore di cui sono invaghite. Quando Michele è ormai convinto che il matrimonio sia solo una sistemazione, un po’ come un posto di lavoro, a Napoli, nell’agenzia, arriva Yulya (Yuliya Mayarchuck) figlia di un emigrato a Milano dalla “napoletanità tradita” e di una milanese D.O.C. 

Trailer :  https://youtu.be/CDHYwWik2ms

“Crimini di Pace” è liberamente tratto da “VITO IL RECLUSO. OPG: un’istituzione da abolire” un libro a cura di Francesco Maranta edito nel 2005 dalla Cooperativa “Sensibili alle Foglie”. Il cortometraggio ripropone la storia di Vito De Rosa internato per oltre cinquant’anni nell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario napoletano di Sant’Eframo. Vito fu graziato nel 2003 dal Presidente della Repubblica Ciampi dopo l’interessamento al suo caso del consigliere regionale della Campania, Francesco Maranta che fu sostenuto da Antigone, l’associazione che dalla fine degli anni ’80 è sempre stata in prima fila nella battaglia per l’abolizione degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Un’istituzione totale che ripropone meccanismi assurdi e contrari ai diritti umani, trappola senza uscita: chi è dentro, anche per reati banali, non viene rilasciato a fine pena se fuori non c’è qualcuno che se ne faccia carico. Ancora oggi quasi la totalità degli internati negli OPG sono privati della libertà per l’assenza di adeguati centri di accoglienza. Nel 2012, dopo che la Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema sanitario, presieduta da Ignazio Marino, ne ha confermato le condizioni inumane e degradanti, il Parlamento ha votato, a grandissima maggioranza, la norma (legge n. 9/2012 ) che ne disponeva la chiusura entro marzo 2013. Ma con l’ ultimo decreto legge in materia sanitaria approvato dal Consiglio dei ministri presieduto da Mario Monti, su proposta dell’allora ministro della Salute, la chiusura è stata prorogata al primo aprile 2014 in attesa della realizzazione da parte delle Regioni delle strutture sanitarie sostitutive.
https://youtu.be/xPfdAcan-1Q